giovedì 3 dicembre 2015

Umbria e Urbino

La cavalcata in Umbria (estate 2015, il post arriva in ritardo) mi riappacifica col mondo.

Assisi, di nuovo. Giotto, di nuovo. Santa Maria degli Angeli, con la Porziuncola, e un filo inaspettato che parte da qui e arriva, attraverso il Camino Real, fino a Los Angeles e oltre. San Damiano, piccolo e delizioso ritiro, perfetto per dimensioni e suggestioni. Il Cantico delle Creature, fonte cui abbeverarsi al di là delle fedi.




Spoleto, col Duomo infagottato dal palco del festival dei Due Mondi e Filippo Lippi che mi sfugge. Spello, delizioso borgo munito con Pinturicchio che, invece, non mi sfugge. 


Urbino, la città di mattoni, col Palazzo Ducale che ricorda a tutti quel che è stato, e permette col suo prestigio l’operosa sonnolenza di oggi, fatta di studenti, turisti e ben pochi abitanti.





I paesaggi, magnifici, verdi e gialli sotto il blu del cielo, inondati di luce, visti in innumerevoli quadri.



Gubbio, autentica meraviglia medievale col bellissimo Palazzo Pubblico, le “porte del morto”, il Duomo con gli spettacolari arconi a carena, il Palazzo Ducale con il secondo studiolo di Federico, stupenda copia appena realizzata da due artigiani locali, e più attenzione al granduca che nella titolare Urbino.





Cortona, patria di Pietro, ma orgogliosa dello splendido Compianto sul Cristo morto di Luca Signorelli e dall’ancor più splendida Annunciazione di Beato Angelico.



Nessun commento:

Posta un commento