Al secondo giorno a Dehli finalmente arriva il sole. Torno nei dintorni della Chandni Chowk, nella quale ormai so come muovermi, per visitare la Jama Masjid, la più grande moschea indiana, un altro capolavoro Moghul. Col fatto che oggi i musulmani sono una minoranza, la moschea è in gran parte un luogo turistico, ma c’è ovviamente ancora chi prega. La pressione comunque è molto minore rispetto a un paese musulmano, per cui la si può visitare molto più liberamente.
Anche qui domina l’arenaria rossa, compreso il selciato del cortile interno. Complici le splendide cupole bianche, l’atmosfera mi ha ricordato un po’ quella di una piazza San Marco con i colori virati.
Straordinaria poi la possibilità di salire su uno dei minareti, e scoprire che in cima c’era spazio solo per il muezzin, che chiamava i fedeli alla preghiera da una nicchia traforata a 360 gradi.
Non a caso in una moschea, vista la nota propensione dei musulmani per i gatti, e poiché ho già fotografato un cane, l’unico gatto che ho visto fin qui si merita una fotografia.
Me ne esco dalla Delhi vecchia passando per le meravigliose stradine intorno alla Chandni Chowk, dove vedo delle scimmiette che corrono sui cavi elettrici passando di tetto in tetto, troppo veloci perché possa fotografarle.
Presa la metro, bella e moderna, e un ciclorisciò, versione povera di quello motorizzato e massimo del contrasto possibile col treno di poco prima, arrivo al punto più alto della giornata, lo splendido mausoleo di Humayun, il primo imperatore Moghul ad erigere una tomba dinastica, inaugurando il modello il cui punto più alto sarà il Taj Mahal di Agra.
Autentico capolavoro di simmetria e proporzioni, non a caso costruito da architetti persiani, il mausoleo integra con grande naturalezza elementi tipicamente induisti come i chatri, quei chioschi a cupola che si aprono al livello superiore, ed è al centro di un parco altrettanto meraviglioso, modellato sulla geometria simbolica dei quattro fiumi del paradiso.
Gli animali del luogo stavolta sono scoiattoli:
E in più: video!
Dopo tutti questi monumenti Moghul, rendo omaggio ai variopinti dei induisti tramite una visita allo splendido Museo Nazionale Indiano, che ospita statue notevolissime e miniature che coprono tutta la storia dell’arte figurativa indiana. Il museo si trova nella Nuova Dehli propriamente detta, quella costruita dagli inglesi come una vera capitale europea, tutta vialoni alberati e stile neoclassico. La percorro in motoriscò, per cui non riesco a fotografarla granché. In compenso l’autista è uno spasso.
Anche qui domina l’arenaria rossa, compreso il selciato del cortile interno. Complici le splendide cupole bianche, l’atmosfera mi ha ricordato un po’ quella di una piazza San Marco con i colori virati.
Straordinaria poi la possibilità di salire su uno dei minareti, e scoprire che in cima c’era spazio solo per il muezzin, che chiamava i fedeli alla preghiera da una nicchia traforata a 360 gradi.
Non a caso in una moschea, vista la nota propensione dei musulmani per i gatti, e poiché ho già fotografato un cane, l’unico gatto che ho visto fin qui si merita una fotografia.
Me ne esco dalla Delhi vecchia passando per le meravigliose stradine intorno alla Chandni Chowk, dove vedo delle scimmiette che corrono sui cavi elettrici passando di tetto in tetto, troppo veloci perché possa fotografarle.
Presa la metro, bella e moderna, e un ciclorisciò, versione povera di quello motorizzato e massimo del contrasto possibile col treno di poco prima, arrivo al punto più alto della giornata, lo splendido mausoleo di Humayun, il primo imperatore Moghul ad erigere una tomba dinastica, inaugurando il modello il cui punto più alto sarà il Taj Mahal di Agra.
Autentico capolavoro di simmetria e proporzioni, non a caso costruito da architetti persiani, il mausoleo integra con grande naturalezza elementi tipicamente induisti come i chatri, quei chioschi a cupola che si aprono al livello superiore, ed è al centro di un parco altrettanto meraviglioso, modellato sulla geometria simbolica dei quattro fiumi del paradiso.
Gli animali del luogo stavolta sono scoiattoli:
E in più: video!
Dopo tutti questi monumenti Moghul, rendo omaggio ai variopinti dei induisti tramite una visita allo splendido Museo Nazionale Indiano, che ospita statue notevolissime e miniature che coprono tutta la storia dell’arte figurativa indiana. Il museo si trova nella Nuova Dehli propriamente detta, quella costruita dagli inglesi come una vera capitale europea, tutta vialoni alberati e stile neoclassico. La percorro in motoriscò, per cui non riesco a fotografarla granché. In compenso l’autista è uno spasso.
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