Oggi sono stato a Nara.
Nara, a circa tre quarti d’ora di treno da Kyoto, è stata la
prima capitale del Giappone. In quanto tale vanta un ricco patrimonio di
monumenti e opere d’arte, secondo solo a quello di Kyoto. E poiché si tratta di
una piccola cittadina, tutti i siti principali si trovano a un tiro di schioppo
l’uno dall'altro, all'interno di un grande parco noto come Nara-koen. Solo che,
uscendo dalla stazione e avviandomi verso il parco, la prima cosa interessante che
vedo non è chissà quale sito archeologico, ma un cervo che tutto tranquillo attraversa
sulle strisce schivando un po’ di automobili.
Il parco di Nara è pieno di cervi. In numero di circa 1200,
liberi. Avevo letto questa cosa sulla guida, ma non mi immaginavo una
situazione così brada, pensavo a qualcosa di un po’ più controllato. Che so,
che il parco avesse un recinto. Invece niente: cervi vaganti, cervi accovacciati,
cervi che assaltano turisti, cervi per strada, cervi davanti ai negozi, cervi
in branco, cervi da soli, cervi ovunque. Gli si può anche dar da mangiare degli
speciali cracker fatti apposta per loro, in vendita in banchetti sparsi per tutto il parco.
Attenzione, dice il cartello: i cervi potrebbero mordervi, scalciarvi, incornarvi.
Con tanti saluti a Bambi
Signore, ce l'hai un cracker?
No. Sei carino, ma siete peggio di un'invasione di locuste. Pussa via!
Schivando cervi e gente che fotografa cervi, mi avvicino al
primo sito d’interesse. Si tratta del tempio Kofuku-ji, caratterizzato da una
bella pagoda e da numerosi altri edifici, i principali dei quali però coperti da
un'enorme cantiere per operazioni di restauro. Ma il motivo d’interesse
principale è l’enorme patrimonio statuario conservato dal tempio, purtroppo non
fotografabile. Ho visto statue meravigliose, alcune note anche a un occidentale
come me, come l’inquietante Ashura, guardiano celeste ritratto come un magro giovincello
dallo sguardo enigmatico, con tre facce e sei braccia (per averne un’idea, se
ne parla ad esempio qui: http://www.dnp.co.jp/artscape/eng/ht/0905.html).
Si prosegue e si incontra il gigantesco Todai-ji, la più
grande struttura in legno del mondo. Difficile trasmettere quanto sia grande da
una foto, ma garantisco che è davvero impressionante. E parlando di dimensioni
record, al suo interno ospita la più grande statua di bronzo al mondo, un
gigantesco Budda assiso. Mi avvicino che è in corso una funzione, ma si può
comunque entrare e fotografare.
Il tempio è talmente grande che potresti far
confusione da un lato senza che si senta nulla dall’altro, ed in effetti è quel
che succede: nel retro c’è un’attrazione che suscita grande ilarità, un buco in
uno dei giganteschi pilastri di sostegno che, leggenda vuole, è grande quanto l’ingresso
al paradiso: chi riuscirà a passare avrà la garanzia di entrare anche nell'aldilà.
La foto è mossa, ma quello che viene estratto a forza è un tranquillo padre di
famiglia.
Continuando il giro si arriva al Kasuga Taisha, santuario
scintoista caratterizzato dal numero enorme (circa 2000) di lampade di pietra
presenti al suo ingresso. Un’altra leggenda racconta che una delle divinità
ospitate nel santuario arrivò volando a cavallo di un cervo bianco, ed è per
questo che qui a Nara i cervi sono animali sacri, e vagano liberi come le vacche
in India.
Tornando indietro faccio un giro nella città vecchia, una
zona che è stata preservata intatta senza alcun intervento edilizio moderno. È un
dedalo di stradette pieno di negozietti e deliziose casette, fonte di infiniti
scorci suggestivi.
Bella veramente Nara! E tutti quei cervi!Si sentiva il loro bramito?E gli escrementi li toglievano subito?Quando torni? Fammii sapere.
RispondiEliminaSì, se la facevano dove non dovevano, c'era sempre qualcuno pronto a ripulire. Torno venerdì in serata, ma non preoccupatevi, faccio tutto da me.
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