Dico, guardate i cessi
Il livello di supporto istituzionale è elevatissimo, e questo permette iniziative come il Global Comics City Networking a cui sono invitato e in generale il raccogliersi dell’intera industria attorno a un evento condiviso. In un certo senso è un festival molto europeo, se con questo intendiamo un modello basato su finanziamenti pubblici e con forte valenza istituzionale. La differenza con Lucca, ma anche rispetto al vicino Giappone, da questo punto di vista è impressionante.
1. I coreani sono gentili ma meno formali dei giapponesi,
e agli inchini sostituiscono cordiali strette di mano.
2. La cucina coreana ama il piccante ed è molto
basata sulla carne. Si trovano però comunemente anche piatti giapponesi, come
zuppa di miso, sushi e affini. Per mangiare usano le solite bacchette, che qui
spesso sono di metallo, ma non in modo esclusivo come in Giappone: sono relativamente
diffuse anche le posate occidentali, e pare che i giovani le preferiscano.
4. I cessi elettronici con sedile riscaldato e
bidet incorporato sono invece la norma anche qui, almeno negli hotel.
5. In fatto di invenzioni bizzarre, i coreani si
rifanno prepotentemente sotto con queste tende che appaiono un po’ dovunque nel
quartiere in cui si trova l’hotel, pieno di pub e ristoranti. Cosa sono? È presto
detto. Siccome ai coreani piace bere, e siccome le pene per chi guida in stato
di ebbrezza sono severe, cosa resta da fare a un povero salaryman che voglia
concedersi una bevutina alla fine del lavoro? Semplice: noleggiare un autista
sobrio che guidi la sua macchina al suo posto, e lo riporti a casa.
6. In generale, in Corea hanno fatto uno sforzo
minore per mantenere le tradizioni: non c’è nessuno vestito con abiti
tradizionali, la case tradizionali sono proposte solo come attrazioni in ottica
di rievocazione storica, etc.
In definitiva, a una prima occhiata la Corea
rappresenta un’Asia senz'altro meno esotica, senz'altro meno affascinante, ma
sicuramente in grande spolvero.
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