lunedì 12 gennaio 2015

Istanbul giorno 2

Oggi era il giorno terribile, quello in cui in teoria doveva nevicare, e anche parecchio. Alla fine non è caduto un fiocco, ma ha sempre piovuto, per cui la giornata è stata uggiosa e tranquilla, con due uscite al mattino e al pomeriggio molto mirate e non lunghissime.
Si comincia con la famosa cisterna basilica, imponente opera idraulica ora trasformata in un’attrazione di grande suggestione. È un’enorme sala ipostila, sostenuta da una selva di colonne e contenuta da mura spesse quattro metri, appositamente trattate perché resistano all’acqua. Le colonne sono di tutti i tipi, da quelle ben levigate e sormontate da bei capitelli corinzi ad altre appena sbozzate e sormontate da capitelli senza decorazione alcuna. L’impressione è che l’abbiano costruita usando materiale di varia provenienza senza curarsi troppo dell’estetica, ed è normale, visto che in fin dei conti la sala non doveva essere visitabile. Per cui non è strano imbattersi in alcune stranezze: una colonna decorata con motivi spiraliformi che non avevo mai visto, perfetta per un tempio dedicato a Cthulu, e due enormi teste di Medusa usate come basamento di altre due colonne, per qualche misterioso motivo una messa a testa in giù, l’altra posata di lato. Ma soprattutto colpisce l’atmosfera del luogo: enorme, oscuro, le cui dimensioni effettive si perdono nel buio, a dare a tratti l’impressione di uno spazio che si estende all’infinito. Il percorso avviene su passerelle di legno, sospese sopra un lago sotterraneo profondo circa mezzo metro, abitato da grandi pesci che si muovono lenti e appaiono come fantasmi fra le basi delle colonne, per poi sparire di nuovo nell’oscurità. Non fosse stato per tutti i turisti presenti, sarebbe stata un’esperienza ancora più forte.





Poi è la volta del bazar delle spezie, tanto per stare al coperto: un tripudio di profumi e colori, mentre dalla moschea vicina il muezzin richiama alla preghiera.

E questa, proprio questa, sarebbe la "Sublime Porta". Seriously?

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