A Istanbul è pieno di gatti. Ce ne sono tantissimi, e non
sto parlando di randagi segaligni e spelacchiati, come avevo visto ad esempio
in Israele. I gatti di Istanbul sono pasciuti, puliti, sani e decisamente
amichevoli. Sono abitanti alla pari della città, non intrusi, e non hanno nulla
del carattere furtivo dei gatti di bassifondi. Il primo impatto l’ho avuto con
un gattone che attraversava altero Santa Sofia, senza minimamente curarsi dei
turisti che aveva intorno. Ma nei giorni successivi ne ho visti tantissimi
altri, e il fenomeno è così evidente che ci sono anche siti tutti dedicati a
loro. Pare il motivo sia l’alta considerazione in cui sono tenuti i gatti nei
paesi arabi, un po’ per le loro doti di cacciatori, un po’ magari per
reminiscenze egiziane, un po’ perché anche Maometto pare li amasse. Qualunque sia
il motivo, buon per loro.
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