venerdì 7 luglio 2017

Corea 2017, parte 2

E anche questi giorni sono scorsi via veloci. È l’Asia più comprensibile e forse meno affascinante, ma ci sono delle cose della Corea che mi piacciono molto e che mi ha fatto piacere ritrovare. Il cibo piccante, le bacchette e i bicchieri di metallo, i pavimenti in legno, le auto lunghe e filanti (no, quelle non mi piacciono davvero: troppo uguali), gli stupidi autobus con interni da mille e una notte, il Wi-Fi ovunque, il verde pallido del celadon, i palazzi imperiali e, soprattutto, il carattere schietto della gente. Poi restano il caldo infernale di questi monsoni anticipati e la città modernissima ma anonima, eccetto per alcuni degli edifici più brutti che abbia mai visto. Ci si può stare.


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